giovedì 10 aprile 2014

LA MACCHINA BOCCIATA

Porca miseria, ho lasciato la macchina parcheggiata alla stazione, e ora torno e me la trovo bocciata... Cavoli avevo parcheggiato bene, controllo sul parabrezza, come pensavo, non ci sono più persone oneste oggi come oggi... E adesso come faccio? Il carrozziere mi costerà una fortuna...Mi dirigo verso casa, dopo una notte insonne e con la fiancata della macchina tutta rigata e bollata, ma si mi fermo a prendere un caffè da Rosy... Entro, saluto e chiedo un caffè, ma ho la luna storta e si vede, lui è li, carino come nessuno, la domenica mattina nella sua bella camicia bianca, mi sorride e fa cenno alla barista che offre lui, poi mi chiede se mi farebbe piacere uscire a fumare una sigaretta con lui. Accetto, usciamo e mi offre anche la sigaretta, poi mi chiede "ma che ti è successo non ti ho mai vista così arrabbiata", faccio solo un cenno verso la macchina per fargli notare il danno, e cambia espressione anche lui, mi chiede cosa è successo, gli spiego che è stata una sorpresa di questa mattina quando sono scesa dal treno per tornare a casa. Subito si propone di aggiustare il danno a casa sua, per contenere il costo che ad una prima occhiata supererebbe i 1000 euro.
Subito mi sento come se mi avesse tolto un peso dalle spalle, poi lo guardo bene, non ha l'aria di essere un carrozziere, so che lavora in uno stabilimento qui vicino e non so se è davvero in grado, ma decido di non manifestare i miei dubbi, in fondo se c'è da risparmiare, soprattutto in questo periodo, anche se non è bravissimo, magari può lo stesso fare in modo che si noti un pò di meno. Ci diamo appuntamento per il giorno dopo, ma quando arrivo lui se ne va come se non mi avesse nemmeno vista. Ok, penso, come vuoi si vede che ci hai ripensato, e invece solo dieci minuti dopo ritorna e mi sorride, si avvicina molto educatamente e mi chiede se gradisco un caffè mentre aspettiamo che un suo amico gli liberi il garage dove andremo a sistemare la mia auto. E' carino, è gentile, accetto il caffè. Il suo amico arriva e gli mette in mano un mazzo di chiavi, non saluta e se ne va sorridendo dopo avermi lanciato un'occhiata equivoca.Mi chiede di seguirlo con la mia macchina fino al garage, ma dove caspita è questo garage, mi sa che stiamo facendo il giro delle colline...Quando arriviamo davanti ad una specie di cascina semidistrutta si ferma e scende dalla macchina, apre una cancellata in legno che sembra star su per scommessa e mi fa cenno di entrare. Caspita questa si che è un'officina!! Fuori sembra una casa diroccata e dentro è tutto meravigliosamente moderno. Si infila una tuta per non sporcarsi, mi offre una birra e inizia a lavorare, dopo un pò mi accorgo che sta guardando me e non la macchina... sorride, si alza e mi fa vedere che il danno è riparato, chiaramente non poteva fare miracoli ma in ogni caso adesso è decente... Si lava le mani, toglie la tuta che intanto era completamente sporca di polvere e grasso e si avvicina, in modo languido, mi prende tra le braccia e mi bacia, un bacio dolce, ma le sue carezze chiedono qualcosa che non so se sono pronta a concedere. Si sposta sorridendo, penso che sia molto educato ma è pur sempre un uomo e siamo qui da soli in mezzo al nulla. Si accorge del mio imbarazzo e apre la porta del garage, è chiaro che non intende obbligarmi, ma nel frattempo mi sono eccitata e i suoi modi gentili mi sono piaciuti, al punto che decido di avvicinarmi io, subito capisce che non ci sono ostacoli sul suo cammino e non si fa certo pregare. Molto dolcemente si avvicina e mi stringe fra le braccia sollevandomi da terra, per poi adagiarmi su un cumulo di fieno che prima non avevo notato, sorride, sembra molto rilassato, mi bacia, mi accarezza, non oppongo nessuna resistenza e mi slaccia la camicetta, poi il reggiseno, affonda il viso in mezzo al mio seno, baciandolo e accarezzandolo, le sue labbra, la sua lingua, profuma di buono, mi piace e mi lascio scappare un gemito che gli da una carica inaspettata, solleva la mia gonna e sorride compiaciuto quando sotto trova perizoma e autoreggenti, oddio forse pensa che me lo aspettassi, ma non... mi dice solo "sapevo che non indossavi i collant ma vederti così è uno sballo" poi mi bacia tutta, scende giù, ora è fra le mie gambe, dolce, delicato e sconvolgente. Un orgasmo non si fa aspettare, ed esplodo, emettendo un grido di piacere che provoca in lui maggiore eccitazione, ora è sopra di me, il suo cazzo è dentro di me, prorompente, violento, dolce, vengo ancora, e poi ancora, lui ha perso un pò del suo autocontrollo, il suo sguardo si è fatto vacuo, la sua pelle caldissima, le sue labbra di fuoco sulle mie, mi possiede con tutta la sua forza e la sua dolcezza, mi sta facendo morire di piacere. Non immaginavo che Micki fosse così dolce. Ma chi c'è? Lui alza la testa e lo vedo sorridere, dice "non avevi detto che qui nessuno disturbava?" cavoli è il suo amico... e adesso? E adesso mi trovo tra loro due, caldi, eccitati, in una stretta dalla quale non potrei mai liberarmi, non prima che entrambi abbiano avuto la tanto attesa soddisfazione, ma io sono eccitata e rilassata, le loro carezze sono calde, dolci, erotiche, e io non ho proprio nessuna voglia di andar via, facciamo l'amore, in tre, come non mi era mai capitato prima, senza parlare, senza chiedere, è tutto spontaneo, naturale, eccitante, senza limiti. Sono ormai prigioniera di questo piacere che non voglio lasciare andare, vorrei che continuasse per sempre, ma dopo un altro mio orgasmo, li sento esplodere quasi insieme, le loro braccia forti intorno a me allentano la presa, un gemito, una carezza. Rimango sdraiata sopra di lui, il suo amico è scomparso, siamo soli, mi bacia, mi stringe, mi sorride, e io penso "Dio quanto è bello".

LADOLCECLEO

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